Carriere studenti

L’analisi dei dati ha tenuto in considerazione i seguenti indicatori:
1. numerosità;
2. provenienza;
3. percorso lungo gli anni del Corso e durata complessiva degli studi fino al conferimento del titolo.

Dai dati forniti relativamente all’ultimo triennio, stante anche le schede CdS elaborate secondo gli indicatori ANVUR, si evidenzia quanto segue.
1. Una soddisfacente stabilizzazione del numero degli immatricolati (avvii di carriera al primo anno):
– 2014/2015: n° 265
– 2015/2016: n° 231
– 2016/2017: n° 256
Gli iscritti all’a.a. 2017/2018 sono 267, di cui 194 con avvio di prima carriera universitaria.
(Si ricorda che a partire dall’a.a. 2017/18 il CdS è passato dalla modalità “doppia” (con due distinti canali, l’uno in presenza l’altro a distanza) a quella “mista”).
I presenti dati rendono il CdS uno dei più numerosi ed attrattivi della Macroarea.
2. La provenienza geografica registra un’ulteriore polarizzazione verso la città e/o provincia della sede d’Ateneo per quasi il 92% degli iscritti; il restante 8% risiede in altra regione rispetto al Lazio e ciò è determinato dalla minore incidenza statistica degli iscritti al canale a distanza rispetto a quanti hanno optato per la presenza. Nel computo totale degli iscritti resta, comunque, stabile l’indice di attrattività di studenti fuori regione (2016: 15,2%, 2015: 15,2%, 2014: 18,5%) che si posiziona leggermente sotto la media nazionale per tipologia di Corso ma aderisce alla tradizionale “vocazione” d’Ateneo che intercetta il proprio bacino di utenza soprattutto dal Lazio meridionale.
Per quanto riguarda la provenienza scolastica, i dati AlmaLaurea confermano il fatto che prevale ancora la ancora formazione liceale (75,9% con ripartizioni decrescenti, rispettivamente tra: liceo psicopedagogico, scientifico, linguistico, classico) rispetto a quella tecnica/professionale/artistica (21,7%). Il diploma è stato conseguito entro province limitrofe a quella romana dal 90% circa degli studenti, con votazione media che si attesta al valore di 76,2/100mi.
3. I dati relativi al percorso formativo e alla sua durata complessiva si riferiscono alla totalità degli iscritti, per cui:
– iscritti all’a.a. 2014/2015 = 454, di cui regolari 405;
– iscritti all’a.a. 2015/2016 = 563, di cui regolari 501;
– iscritti all’a.a. 2016/2017 = 656, di cui regolari 547.
Delle tre coorti, hanno proseguito al II anno di Corso, avendo conseguito almeno 1/3 dei CFU previsti al I anno, rispettivamente il 59,8%, 57,6%, 47,2%: il dato è leggermente sotto soglia rispetto alle percentuali rilevate presso altri CdS del territorio/area geografica e su panorama nazionale ed è assunto come elemento di analisi e riflessione in sede di riesame.
Sale notevolmente la percentuale di laureati entro la durata normale del corso (2014: 26,7%, 2015: 30,0%, 2016: 66,7%) fino a superare la media rilevata per i Corsi omologhi dell’area geografica di riferimento e a livello nazionale, probabile effetto della riprogettazione cui è stato sottoposto il CdS negli ultimi anni, anche in ordine alla modalità di erogazione.
Stabili gli indici di permanenza: la percentuale di immatricolati che proseguono la carriera al secondo anno in un differente CdS dell’Ateneo è pari a 1,1% nel 2014, 1,8% nel 2015, 1,2% nel 2016; decisamente in calo la percentuale di abbandoni del CdS dopo N+1 (che dal 2014 al 2016 scende di 17 punti percentuali), anche se ancora sopra soglia rispetto all’area geografica di riferimento e ai dati nazionali; anche in questo caso, però, il dato va letto alla luce della “storia” del CdS ossia della confluenza, nella medesima indagine, di utenza molto differenziata: studenti iscritti ai precedenti ordinamenti ad esaurimento, studenti a distanza, immatricolati recenti.
I dati sul merito desunti dal portale AlmaLaurea relativi al collettivo 2017 confermano quanto registrato lo scorso anno: media degli esami pari a 27/30mi e media del voto di laurea che da 104,3/110mi; la durata complessiva degli studi si abbassa a 3,6 anni (rispetto ai 3,9 del 2016), con un indice di ritardo pari a 0,13.